E’ scomparso Maurizio Scaparro, “fra i Maestri della regia del secondo Novecento”

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E’ morto nella sua casa di Roma il regista e critico teatrale Maurizio Scaparro. Aveva 90 anni. Romano, classe 1932, Scaparro aveva iniziato la sua attività come critico teatrale per l”Avanti’ e poi, nel 1961, per la rivista ‘Teatro Nuovo’. E’ stato l’ultimo dei grandi protagonisti della scena teatrale italiana legata a Giorgio Strehler e alla nascita della moderna regia italiana.

Scaparro è stato direttore artistico di diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Bologna, quello di Bolzano, il Teatro di Roma e l’Eliseo, sempre a Roma. Come regista ha debuttato nel 1965 al Festival dei Due Mondi di Spoleto con ‘La Venexiana’. Inoltre è stato anche direttore del Festival Internazionale di Teatro dal 1979 al 1983 nell’ambito della Biennale di Venezia. Nel 1987, su proposta di Bettino Craxi, venne incluso tra i componenti dell’Assemblea nazionale del Psi.

La Biennale di Venezia esprime “profondo cordoglio per la scomparsa del grande regista teatrale Maurizio Scaparro. Fra i Maestri della regia del secondo novecento, ma insieme visionario organizzatore di eventi che hanno rappresentato un indimenticabile capitolo della storia della Biennale di Venezia”.

“E’ con la sua prima direzione della Biennale Teatro tra il 1979 e l’82 che Maurizio Scaparro re-inventa il Carnevale del Teatro – si legge nella nota della Biennale – invadendo campi e campielli di Venezia e legando, da allora, indissolubilmente, il suo nome a quell’esperienza. Anche nella sua seconda direzione, dal 2006 al 2009, Scaparro replica la magia di un Carnevale che ha saputo rendere unico e irripetibile. Proprio lo scorso anno la Biennale aveva omaggiato i 90 anni di Maurizio Scaparro con la mostra ‘Il Carnevale squarcia la nebbia’ – fotografie, video, manifesti, documenti, oggetti e articoli d’epoca, provenienti dall’Archivio Storico – e con una giornata di testimonianze sulla sua opera”.

Autore di spettacoli che sono rimasti celebri nell’ambito della sua ricca produzione, dal Don Chisciotte con Pino Micol a Memorie di Adriano con Giorgio Albertazzi, così Maurizio Scaparro viene ricordato da Roberto Cicutto, presidente della Biennale: “Agli inizi della mia carriera di produttore, ho seguito la realizzazione della versione televisiva e cinematografica del Don Chisciotte di Maurizio Scaparro. Un’esperienza che oltre ad essere anticipatrice della multimedialità, mi ha insegnato come il rispetto umano per i collaboratori e per gli artisti fosse per lui un elemento essenziale del processo creativo. Gliene sarò sempre grato”. Il presidente, il direttore generale, i direttori del Settore Teatro, il Consiglio d’Amministrazione a nome della Biennale tutta esprimono il loro più profondo cordoglio e si uniscono al dolore alla famiglia.

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